Andrea Magini è un artista poliedrico e completo, con una produzione artistica variegata e un curriculum ricco di collaborazioni nazionali e internazionali di alto livello. Ha lavorato con artisti come Giorgio Ariani, Graziano Salvadori, Niki Giustini, HOMO SAPIENS, VINCE TEMPERA, Nico Fidenco, Riccardo Del Turco, Michele Maisano, Giancarlo Bigazzi, Gino Latilla, Alejandro Sanz, Josh Woodward, Marcello Veneziani e molti altri.
Magini ha realizzato sette progetti discografici solisti, tra cui la versione italiana del brano “No es lo mismo” di Alejandro Sanz, intitolata “Sarà”, e la reinterpretazione del classico “Luglio” di Riccardo Del Turco e Giancarlo Bigazzi, che è diventata “Luglio zerodieci”. Ha anche vinto Talent 1 su Italia 1 con il brano “Amo Te”. La sua discografia include singoli e album come “Amo te” (2003), “Spericolatamente” (2009), “OLTRE” (2010), e “Rock Theater Raccolta” (2016).
Formatosi all’Accademia d’Arte Drammatica di Roma, Magini ha realizzato numerosi spettacoli teatrali come attore e regista, tra cui “La macchina del Tempo” e “E’ tutta colpa di Andrea”. Ha collaborato con Graziano Salvadori in spettacoli come “Sogni di Cabaret” e “Gran Cabaret Made in Tuscany”. Dal 2021 dirige il Teatro Nuovo Liberamusica di Pisa e il Festival nazionale della comicità PISARIDENS.
Specializzato in regia televisiva, Magini ha curato e presentato programmi su Sky, Rai e Canale Italia, e ha partecipato a trasmissioni come Telethon e Talent One. Ha diretto il talk show “The Confidence Time” e il contenitore comico “E Ora si Ride!”.
Autore di due libri, “Mi chiamo Andrea Magini e grazie a Dio sono maremmano” (2010) e “COMIC 19” (2020), nel 2016 ha battuto il Guinness World Record per lo spettacolo di cabaret più lungo al mondo, restando sul palco per 41 ore consecutive. Dal 2020, è coordinatore regionale per la Toscana dell’Associazione Italiana Artisti.
Quando hai decido di dedicarti alla musica e perché?
Lo sai che non lo so? Vengo da una famiglia di artisti, la musica è sempre stata parte integrante della mia giornata e scrivere testi accompagnati con la chitarra ha sempre fatto parte della mia vita e del mio modo di comunicar, se consideri che la mia prima chitarra mi è stata regalata, per la disperazione dei miei vicini, a 7 anni, faccio canzoni d sempre, sono sempre stato estremamente timido anche se sembra il contrario, e le canzoni rappresentavano il mio modo di comunicare , tutto quello che non riuscivo a dire in un discorso lo dicevo con le canzoni , ecco se c’è un motivo per il quale ho iniziato a dedicarmi alla musica è proprio per combattere la mia timidezza.
Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?
E’ stato un vero e proprio caso , come dicevo ho sempre scritto canzoni ma fino al 2005 non avevo pubblicato nulla , dopo essermi diplomato all’accademia d’arte drammatico ho infatti intrapreso la carriera di attore comico , e al massimo cantavo qualche cover trasformata in maniera satirica nei miei spettacoli, poi entrai a far parte,sempre come attore comico ,del cast dei concerti di Riccardo Del Turco e Nico Fidenco , serate di piazza durante le quali aprivo con qualche monologo comico e qualche intermezzo, essendo il più giovane della carovana mi occupavo anche di aiutare il fonico nel sound check provando i microfoni e lo facevo cantando qualche mio pezzo , Riccardo Del Turco arrivò un po’ prima del previsto nella piazza mi sentì cantare e mi chiese ” Ma l’hai scritta tu questa ?” alla mia risposta affermativa mi chiese perchè non avessi mai pubblicato le mie canzoni gli risposi che semplicemente mi vergognavo di proporle, si fece dare tutto il mio materiale e da li è nato il mio primo disco “Il quaderno delle canzoni ” prodotto proprio da Riccardo, e da li non mi sono più fermato .
Qual è il tuo genere musicale?
Sono partito facendo teatro canzone anche per non snaturare la mia formazione che è saldamente una formazione teatrale , ma se proprio dobbiamo trovargli un genere direi un pop, pop rock ovviamente cantautorale .
Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Beh ogni tipo di musica ti forma, bisogna ascoltare tutto , ho avuto anche la grande fortuna di lavorare con tantissimi artisti e da ognuno ho appreso tanto , però un’influenza vera e propria no , sono me stesso , ho sempre cercato di avere uno stile personale , mi sono lasciato contaminare , quello si .
Ti stai già esibendo? Raccontaci se parteciperai a qualche evento o se hai in programma qualcosa di nuovo.
Sto preparando il mio nuovo spettacolo teatrale che si intitola Tutto in una sera partirà a Novembre da Roma e girerà tutta l’italia, il Teatro è e rimane la mia casa, sarà uno spettacolo interessante, dove racconterò tra canzoni e aneddoti le collaborazioni , gli artisti con i quali ho collaborato , i vari momenti divertenti e anche meno , vissuti insieme, saranno due ore da vivere e da ascoltare dove il tema ricorrente sarà proprio il Tempo , il tempo passato e quello nuovo che dobbiamo prepararci ad accogliere.
Cosa ne pensi dei Talent Show?
Che non sono il male assoluto come in tanti dicono, io stesso tantissimi anni fa partecipai ,vincendolo , ad un talent show ante litteram che si chiamava se non sbaglio Talent one su itallia uno, il problema non è il talent show in se ma il considerarlo un mezzo per raggiunger eil successo, e così ci si trova che per raggiungere la fama ad ogni costo poi si fa l afame, servono basi solide di studio,serio, tanta gavetta, tanto impegno, io ho avuto la grande fortuna di poter vivere di arte e di musica e di mandarci avanti egregiamente una famiglia , ma è stato un percorso , che mi ha portato a fare all’inizio sacrifici immensi , ma la gioia sta proprio nel percorso , nel viaggio , nel festeggiare i piccoli traguardi che raggiungi, ecco il problema dei Talent show è proprio quello di togliere ai ragazzi la bellezza del percorso , e così ci troviamo artisti che si trovano dentro ad un frullatore senza avere la formazione per poter affrontare la cosa , ma non è colpa del Talent show in se , è colpa del sistema che li gestisce
Cos’è la musica per te?
E’ la mia amante, ma mia moglie lo sa . A parte gli scherzi, la musica è davvero una compagna di vita , lo è da sempre , è il modo che ho per dire cose che altrimenti non saprei dire , è il mio antidoto alla timidezza, ed è anche il filo conduttore dei miei spettacoli.
Descrivi il tuo ultimo singolo con 3 parole.
Un abbraccio ci salverà, ops son 4 , vabbè perdonatemi! però è difficile spiegare in tre paroel un brano che parla di vita , Il Tempo racconta una storia d’amore, non una di quelle che vanno benissimo tutta rose e fiori ,no, parla di una storia reale , fatta di compagni che danno per scontato ciò che non è , il dimenticarsi di dire dire quanto sei bella ad esempio, il non dare il senso al tempo che passa , il non saper apprezzare , parla anche delle liti , che lasciano inevitabilmente dei cocci rotti ma che servono a ripartire con vestiti nuovi, è una presa di coscienza di quanto siamo poco adatti a vivere quel miracolo chiamato amore ma di come ,ogni giorno, abbiamo lo stesso la possibilità di imparare a farlo, ecco vedi? come facevo a dirlo in tre parole!
Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Il mio progetto musicale si sviluppa in nove brani i primi 4 usciranno a cadenza mensile , quindi la prossima uscita sarà a Luglio , ad ottobre invece uscirà l’album completo con tutte le nove tracce
Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
L’ho già fatto ed è stato utilissimo, lo consiglio a chiunque, è un esperienza meravigliosa, ma sto molto bene in Italia , sono un cantautore ed uso le parole per comunicare, preferisco farlo dove quelle parole possono essere capite .
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