SALVOEMME è un cantautore italiano genere Pop, Folk, Rock – polistrumentista, compositore e autore di canzoni e colonne sonore/musica da film. In questo momento sta curando il proprio progetto artistico, continuando a lavorare alla composizione musicale ed alla stesura dei testi di nuovi brani inediti parallelamente alla progettazione e promozione dei propri spettacoli di musica Live (in acustico: Piano/Chitarra e Voce) ed alla partecipazione a Festival e Concorsi musicali (Premio Donida, Area Sanremo, USA Songwriting Competition, Tour Music Fest, etc.) allo scopo di far conoscere il personale progetto cantautorale comprendente, talora, alcune cover di brani appartenenti al proprio background musicale.
Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?
Quando avevo circa 10 anni mi capitava di canticchiare tra me e me delle melodie che inventavo sul momento, ovviamente allora non capivo che stavo componendo. Poi durante l’adolescenza ho scoperto la forza delle canzoni, più che altro ascoltandone tante. Gran periodo l’adolescenza eh? Così verso i 16 anni ho cominciato a scriverne di mie e pian piano ho capito che il motivo sta nel “motivo” stesso.
Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontaceli.
Ho iniziamo a 11 anni, o giù di lì, strimpellando sulla tastiera di un organo elettrico che avevo in casa. Perlopiù sono un autodidatta. Poi si è aggiunto il piano, la chitarra, l’armonica e la batteria. Quest’ultimo strumento l’ho proprio studiato e l’ho suonato parecchio in diverse cover band. Il tutto mentre componevo e scrivevo canzoni. Poi l’esperienza al CET di Mogol (che ho frequentato per la prima volta nel 2006) mi ha aiutato molto nell’iniziare a sbloccare la mia introversione al canto. Adesso sono qui che scrivo e canto le mie canzoni. Un grande traguardo. Sono un cantautore. Evvai!
Qual è il tuo genere musicale?
La domanda delle domande. Direi che il mio genere è Popular Music, altrimenti conosciuto come “Pop”. È un grande contenitore il Pop per cui direi che sono un cantautore pop. Dovrebbe rendere l’idea, credo. Alla fine scrivo di me, ed essendo una comunissima persona, scrivo di cose che in un modo o nell’altro appartengono a tutti. Scrivo popolare, o popular, o Pop (appunto), che suona più figo dai.
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Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Lucio Battisti e i Beatles, sicuramente. Potrei aggiungerne tanti altri in verità, anche più recenti, nonostante sia molto legato ad uno stampo un po’ “vintage”. Tuttavia l’elenco è sempre molto lungo perché ascolto tanta musica senza preoccuparmi troppo dei nomi. Questo in gran parte è bello perché non mi pongo col pregiudizio e quindi mi faccio influenzare da qualsiasi cosa riesca a colpirmi, a prescindere da chi la scrive o da chi la canta. Poi è ovvio, ho le mie preferenze e, in tal senso, mi piace puntare decisamente in alto.
Hai pensato di mettere insieme una band per i live?
Si, ci ho pensato diverse volte. In passato l’ho anche fatto ma non sono molti quelli disposti ad imbarcarsi in un progetto originale, di musica propria intendo. Per di più a lungo termine. Serve una forte comunione d’intenti, unitamente all’umiltà di volersi mettere al servizio della musica, delle canzoni e del progetto stesso. Senza ma e senza se. È difficile ma non impossibile, per cui resto a braccia aperte. In realtà una mezza idea ce l’avrei già. Se qualcuno vuole farsi avanti…
Che cosa nei pensi dei Talent Show?
Credo che nel panorama musicale ci sia anche molto altro da sapere, da scoprire e capire. Intendo precisare che ho usato l’espressione “c’è Anche molto altro” proprio perché non voglio demonizzare in toto i talent ma dire semplicemente che l’attenzione mediatica nei loro confronti dovrebbe essere bilanciata da altro. Non esistono solo i talent show come non esiste solo il “jazz”. Spero che la metafora renda bene il mio pensiero in merito.
Cos’è la musica per te?
Uno psichiatra. Un migliore amico. Una pacca sulla spalla. Che poi forse sono un po’ la stessa cosa.
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Tre sono poche
Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
A breve sicuramente pubblicherò un nuovo singolo. A fine settembre ho pubblicato “Niente è mai per sempre”, a giugno “L’amore non ha ragione”. Entrambi questi singoli appartengono alla mia più recente produzione. Un progetto che ho messo a fuoco e che spero confluisca presto in qualcosa come un Album o un Ep. Ci sto lavorando.
Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Certo. Mi piace l’idea di viaggiare. È utile allo spirito e quindi, di conseguenza, al processo creativo. Ho preso consapevolezza di molte cose negli ultimi anni. Mi sono aperto al cambiamento e credo di aver capito alcune cose importanti, con tutti i limiti del caso è ovvio. Adesso preferirei lasciarvi alle mie canzoni, alla mia musica. E grazie mille per questa opportunità. A presto!
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