Roby Bley è un cantautore italiano della “vecchia scuola”. Nostalgico ma ottimista, torna alla musica per esprimere i suoi pensieri e raccontarci le sue esperienze. Sta registrando il nuovo album e presto uscirà con il nuovo singolo “Salvami”.
Quando hai deciso di dedicarti alla musica e perché?
Scrivo dall’età di 15 anni, mi è sempre piaciuto farlo. A 15 anni mi divertivo con amici a cantare le canzoni di vari artisti italiani: a quei tempi Bennato, Baglioni e tantissimi altri che in quegli anni erano sulla cresta dell’onda.
Ho ripreso dopo tantissimi anni anche se non so il perché. È stato come un risveglio, mi sono alzato una mattina ed ho deciso di scrivere una canzone, tanto bella da dover inciderla. Pensai per gioco, per togliermi una soddisfazione. Il brano si intitola “una vita così” e penso che dovrò rielaborarlo perché ci sono diversi difetti a livello vocale. Beh, questo fu il primo brano. Attualmente ho scritto una vendita di brani e sono pronto per entrare in sala di registrazione. Uno di questi brani è in gara al “Tour Music Fest” e spero che vada in finale. Tra l’altro verso la fine di settembre dovrebbe essere pronto al videoclip.
Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica?
Quando frequentavo la scuola dell’obbligo, alle elementari, suonavo a ritmo. Da paura! Senza aver mai preso lezioni: facevo suonare lattine di coca cola, e la pianola a bocca che mi regalo mia madre. La vidi in un negozio di giocattoli, nel lontano 1975, avevo otto anni, ero timido, anzi timidissimo, ma deciso a farmi sentire…
Qual è il tuo genere musicale?
Pop, rock in italiano.
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Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Di preciso non saprei. Io amo la musica, sicuramente ho apprezzato tantissimi artisti stranieri. Contemporanei forse Cremonini, della “veccia scuola” forse Baglioni. Sono un nostalgico, forse è per il periodo che sto vivendo.Hai mai pensato di mettere insieme una band per i live?
Ho sognato, da quando ho ripreso a scrivere canzoni, di mettere in piedi una band. Purtroppo non ho ancora potuto coronare questo sogno per problemi economici. Ho una ventina di brani pronti per essere registrati e le mie finanze attualmente sono riversate su questo. Mettere su una band, con la B maiuscola, richiede un enorme esborso di denaro. Conosco una band di Assemini, una cittadina vicino a Cagliari, dove registrano in uno studio modernissimo, ma… Gratuitamente! Spero a settembre di poter fare un brano con loro, pagandoli naturalmente.Che cosa ne pensi dei Talent Show?
Non ne vado matto, penso che illudano tutti questi giovani talenti. Bisogna vedere chi tra questi andrà avanti.
Per me li illudono, ma è anche vero che i giovani hanno diritto di sognare. Penso che però debbano – come qualcuno ha fatto – scrivere, essere autori e non interpreti, presentare e far sentire un propri prodotto, una grande soddisfazione per se stessi, e per che li ascolterà.Che cos’è la musica per te?
È come vedere un film: ascolti un brano, chiudi gli occhi, e li inizia il film, triste o allegro, malinconico o allegro, che ti può portare in tantissimi posti, senza spostarti di un centimetro.Descrivi il tuo singolo in 3 parole.
Commovente, ottimista, speranza.Quando prevedi di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Si chiama “Salvami”, un brano scritto circa tre anni fa. Non ho ancora deciso la date di uscita, ma sono sicuro che sarà anche accompagnato da un videoclip.Abbandoneresti l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Alla mia età? Non penso proprio. Certo che se un giorno mi dovessero dire: “Roby, guarda vogliono che tu canti in Spagna”, beh un pensierino di certo lo farei.
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