Quando hai deciso di dedicarvi alla musica e perché?
Ho iniziato a suonare il basso a quindici anni, credo però che la musica
abbia cominciato a far parte della mia vita quando rubai “La Voce del padrone” e “Dark side of the moon” a mio zio, qualche anno prima.
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Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo della musica? Raccontateceli.
Come tutti ho fatto parte di band tra le più disparate e improbabili. Quello che realmente mi divertiva, e che mi interessa ancora oggi, era ed è scrivere delle parole che messe assieme funzionino bene anche musicalmente.
Qual è il tuo genere musicale?
Ho amato e tradito decine di generi. Oggi mi confronto quotidianamente con il concetto di credibilità in tutto quello che faccio.
Quali artisti hanno influenzato la tua scelta musicale?
Ce ne sono diversi. Non mi sono mai soffermato a ricercare chi, in qualche modo, abbia avuto influenza sulla mia musica. Dovremmo chiederlo all’algoritmo di Spotify che è capace di profilare la nostra musica preferita. Scherzi a parte, sinceramente, non mi ha mai realmente appassionato questa ricerca.
Hai mai pensato di mettere insieme una band per i live?
Più volte. Arrivo dai live. Fino alla scelta di “consegnarmi” anima e corpo al personaggio di IO avevo vissuto la musica soprattutto come una esperienza emotiva e di contatto con il pubblico. Poi ho scelto di dedicarmi solo alle canzoni. Null’altro. Senza più esibirmi dal vivo. Tutta la promozione di iosono.IO, il mio album di debutto, è stata infatti articolata senza nessun concerto. Ma nemmeno foto che mi ritraessero in volto. Tuttavia ho iniziato a ricevere delle richieste da diverse persone che, ascoltandomi, esprimevano la propria voglia di conoscermi. Si, insomma, oltre le sole canzoni. Per SpaceseductIOn stiamo lavorando all’allestimento di un live che sarà molto più simile ad una istallazione più che a un classico format dal vivo.
Che cosa ne pensi dei Talent Show?
Credo siano, nel loro insieme, un prodotto mediatico di notevole successo: il risultato, nel bene e nel male, dei nostri tempi. Diciamo che per me, per usare un eufemismo, il tema risulta poco avvincente.
Cos’è la musica per te?
La musica è per me una compagna. Entrambi non abbiamo mai preteso troppo l’uno dall’altra e viceversa. Faccio musica perché mi rende felice e smetterò di farla quando questa magia non accadrà più.
Descrivi il vostro singolo in 3 parole.
Abbiamo scelto SpaceseductIOn come singolo perché oltre ad essere la title- track dell’album, è anche il brano che rievoca tutta la sostanza del disco. 3 parole? Evocativo, sincero, spaziale.
Quando prevedete di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Stiamo ragionando sulla possibilità che i singoli estratti dall’album possano essere tre. Il prossimo potrebbe uscire alla fine dell’estate. Un nuovo album? Vediamo come va questo!!!
Abbandonereste l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Non mi sono mai posto il problema. Di fronte ad una eventualità concreta certamente ci penserei. Questo disco è stato pensato in Italia e prodotto in Inghilterra. Nulla avviene per caso. Quindi in futuro, why not!!!
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